lunedì 25 marzo 2013

Armi&Bagagli

Armi&Bagagli: dopo mesi di attesa, ho potuto girovagare per una giornata intera tra gli espositori, eppure il tempo non è sembrato sufficiente ad apprezzare appieno tutte le bancarelle presenti... Nonostante la voglia non del tutto sopita di potermi perdere per un'altra ora o due nella fiera e qualche pentimento (soprattutto per quello che non ho comprato), ecco i miei acquisti:



- cappello a punta da viaggio, è bordeaux anche se nella foto sembra marrone. Vorrei pubblicare a breve qualche informazione in più su questo tipo di cappello indossato dalle donne...
- scarpe della seconda metà del Trecento, fatte da Graziano Dal Barco: mi perdonerete se mi ci soffermo con un'altra foto, ma le aspetto da novembre e ne sono davvero innamorata!


- nuove tavolette per la tessitura, in legno di betulla naturale
- filo di lino bianco
- un ago di ottone
- 3 rocchetti di legno (anche se sul modello però ho qualche perplessità)
- un centinaio di bottoni: se siete curiosi di sapere cosa me ne farò, ripassate tra un paio di mesi e lo scoprirete! 


Se volete sapere dove sono andati a finire i bottoni, cliccate qui ...


giovedì 21 marzo 2013

Porta-aghi

Dalla scorsa estate ho iniziato a lavorare al mio piccolo set di cucito: mi ha fornito l'ispirazione questa pagina, e nonostante la voglia di completarlo al più presto sono intenzionata a prendermi tutto il tempo necessario per acquistare o farmi fare oggetti il più storici e documentati possibile. 
Vorrei iniziare la rassegna presentandovi il porta-aghi. 
È realizzato interamente a mano in cuoio bollito (il coperchio si incastra in modo stabile con la parte inferiore, e questo è sicuramente un pregio), il cordino è stato fatto con una treccia  a quattro fili: non sono certa del nome italiano della tecnica utilizzata, ma in inglese si chiama four fingerloop braiding. È piuttosto semplice da fare e l'ho scelta anche perché è attestata tra i reperti dei docks di Londra, come riportato anche in Elisabeth Crowfoot, Frances Pritchard, Kay Stainland, Textiles and Clothing: Medieval finds from Excavations in London, c. 1150- c.1450


La riproduzione non è senz'altro raffinata come il suo modello, il reperto del XIV secolo conservato allo Stadtmuseum di Colonia di cui purtroppo si trovano sul web solo queste due immagini, comunque piuttosto esplicative.

Spero di trovare ad Armi e Bagagli il prossimo week-end altri oggetti da aggiungere al kit!





martedì 19 marzo 2013

La bordura dell'abito della Madonna nella Pietra della Pace

Approfondire la storia locale è sempre fonte di soddisfazione, e a volte di sorprese.
Ho avuto l'occasione di visitare nuovamente il Museo Medievale di Bologna e tra i molti reperti interessanti uno in particolare ha attirato la mia attenzione. Si tratta in particolare della "Pietra della Pace", risalente al 1322. La lastra, che originariamente si trovava nell'oggi distrutta Chiesa di S. Maria della Pace, raffigura al centro la Madonna in trono con il Bambino sulle ginocchia, mentre ai lati sono rappresentate due file di dottori di legge, studenti dell'università. Le circostanze che ne motivarono la realizzazione stupiscono per la loro modernità: infatti la lastra fu fatta eseguire per celebrare la riconciliazione tra il comune e gli studenti al termine di un periodo di lotte, non dovuto però a una spending review o all'ennesima riforma degli ordinamento, ma alla condanna a morte inflitta a uno studente, colpevole di aver rapito una fanciulle di cui era innamorato, (questo è quanto raccontato da Cherubino Ghirardacci, vissuto nel XVI secolo e autore di una Historia di Bologna).



Pietra della Pace, 1322. Museo Medievale di Bologna.
Questo rilievo tuttavia non mi ha colpito per la sua curiosa storia, ma piuttosto per un dettaglio dell'abbigliamento della Madonna: infatti l'orlo del suo abito presenta una decorazione che a prima vista mi è sembrato una bordura realizzata con la tecnica della tessitura a tavolette. Risulta sempre molto difficile pronunciarsi con certezza sull'origine e sulle modalità di realizzazione di questi materiali: spesso infatti non è facile distinguere tra motivi ricamati e tessuti, ma la posizione, e soprattutto il motivo a rombi, facilmente realizzabile con le tavolette, mi hanno spinta a fare questa ipotesi.
Particolare dell'orlo della veste.
A quanto mi risulta, per il XIII e XIV secolo non ci sono molte testimonianze che possano provare che la tessitura a tavolette era nota e utilizzata in Italia (anche se qualche reperto c'è, magari ne parlerò strada facendo). Se si potesse dimostrare che questa decorazione è stata tessuta, si tratterebbe di una importante conferma che questa tecnica era conosciuta e utilizzata in quel periodo anche a Bologna.

Mi piacerebbe tentare di riprodurre con le tavolette questo motivo e confrontarlo direttamente con il reperto.  Mi farebbe molto piacere leggere anche vostri commenti e opinioni sulla mia ipotesi!